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martedì 15 gennaio 2013

La nuova Piazzetta Plebiscito


Risale all'estate del 2012 la conclusione dei lavori di riqualificazione di Piazzetta Plebiscito. Riqualificazione che si è resa necessaria per tentare di porre fine ad uno stato di degrado, più sociale che non meramente estetico, specifico di questa che dovrebbe essere un'area di quiete situata a pochi passi da Piazza Cavalli, il cosiddetto "salotto di Piacenza".

Piazza Plebiscito - stato precedente i lavori
Lo spazio oggetto dell'intervento è caratterizzato da presenze architettoniche di un certo pregio, a partire dall'imponente prospetto laterale della Basilica di San Francesco, costruita in stile gotico lombardo, ed i chiostri superstiti annessi, fino ad arrivare all'elegante "Casa Metti", edificio del 1927 progettato dall'architetto piacentino Oreste Labò. In questa pagina se ne può ammirare la magnifica porta d'accesso in stile Liberty, opera di Giuseppe Muratori.  Completa la piazza, l'austera e massiccia mole di Palazzo INPS, edificio in stile razionalista italiano sorto negli anni '30 in sostituzione di numerosi palazzetti antichi che formavano parte di un isolato prospiciente Piazza Cavalli, Piazzetta San Francesco ed il tratto terminale di Via Sopramuro.  La stessa Piazzetta Plebiscito è nata come spazio di risulta delle suddette demolizioni, che interessarono anche parte dei chiostri di San Francesco.


Il progetto di riqualificazione elaborato inizialmente, prevedeva di liberare l’area rendendola accessibile e valorizzando le importanti quinte storiche rappresentate dal complesso monastico annesso alla Basilica di San Francesco.  Citando la relazione tecnica del Comune:

"Lo studio compositivo unitario, che ha dato luogo al progetto originale, si basava fondamentalmente sull’analisi dei documenti cartografici e prevedeva la pavimentazione di tutta l’area (via Sopramuro e Piazzale Plebiscito) con cubetti di porfido posati ad archi contrastanti secondo due direzioni di  posa così da distinguere l’asse viario in due tronchi: 

  • il primo, a lato della piazzetta, che ha mantenuto il sedime originario; 
  • il secondo, ricompreso tra i palazzi INA e INPS, rettificato durante le pesanti demolizioni e ricostruzioni degli anni trenta. 

Piazza Plebiscito - primo progetto di riqualificazione
Nel piazzale venivano invece ridisegnati i chiostri preesistenti grazie alla posa diversificata così da creare le campiture claustrali e i “giardini” centrali. Per rendere lo spazio coerente con l’analisi storica era prevista l’eliminazione delle essenze incongrue e la creazione di una cortina verde in corrispondenza del volume storico preesistente (dove in passato era presente la biblioteca della Basilica).

Il progetto pertanto prevedeva l’abbattimento dei 15 tigli presenti, solo in parte sostituiti con alberi di minori dimensioni."

Purtroppo il progetto, che a mio avviso rappresentava una interessante soluzione per valorizzare adeguatamente questo prezioso angolo della città storica, è stato accantonato in seguito ad un percorso partecipato, parziale e male organizzato, da cui è emersa la netta contrarietà dei pochi cittadini coinvolti ad accettare come condizione l'abbattimento delle alberature presenti.  L'opinione è senz'altro rispettabile ma forse è anche indicativa di una visione ambientalista esasperata ed inflessibile che non giova al dibattito sul tema della riqualificazione urbana.  In una città che, dati alla mano, figura piuttosto male nelle classifiche nazionali relative alla quantità di verde pro-capite, le stesse energie spese per difendere pochi alberi messi a dimora quasi un secolo fa come mero riempitivo di un rilevante strappo urbano della città storica, sarebbe sicuramente più utile se venissero impiegate regolarmente per spingere le amministrazioni locali ad avviare politiche di incremento del verde pubblico che siano sistematiche, a vantaggio della città intera.  

Piazza Plebiscito - primo progetto di riqualificazione
Nel caso di Piazzetta Plebiscito la presenza arborea poteva essere comunque conservata, poiché storicizzata, ma limitandola a favore della visibilità delle significative presenze architettoniche citate precedentemente. Anche ai fini della valorizzazione turistica, una simile soluzione sarebbe stata di grande
impatto scenico.

Piazza Plebiscito - progetto definitivo adottato

La revisione del progetto di riqualificazione iniziale si è pertanto limitata a prevedere la ripavimentazione di tutta l'area mediante la posa di cubetti in porfido, eccetto una piccola porzione in pietra di Luserna, individuata per separare visivamente la piazza pedonale da Via Sopramuro.  A completare la riqualificazione, è stata rivista l'illuminazione pubblica e sono state installate un tot numero di sedute.


Piazza Plebiscito riqualificata 

L'aspetto generale è senz'altro migliorato, così come pure la fruibilità dell'area. Peccato si debba una volta ancora constatare la banalità nella scelta e nella disposizione dei materiali:

Noncuranti del contesto e della destinazione d'utilizzo dello spazio da riqualificare, da qualche anno a questa parte a Piacenza ha preso piede la moda del sampietrino. Che siano strade carrabili, spazi pedonali, zone di pregio architettonico o no, l'idea che si devono essere fatti gli amministratori locali è che basta sostituire all'asfalto una distesa di sampietrini per valorizzare al meglio qualsiasi spazio pubblico.  Personalmente trovo che questa filosofia omologante non renda per nulla giustizia alla variegata ricchezza architettonica della città, purtroppo poco considerata dai più. La nuova Piazza Plebiscito non fa eccezione.

Vale la pena infine segnalare quanto siano scomode le nuove sedute installate, come si può immaginare osservando le foto che seguono.

     
Piazza Plebiscito - PRIMA

Piazza Plebiscito - DOPO

Piazza Plebiscito - PRIMA

Piazza Plebiscito - DOPO

Piazza Plebiscito - PRIMA

Piazza Plebiscito - DOPO

Piazza Plebiscito - PRIMA

Piazza Plebiscito - DOPO

Al link seguente si può consultare la pagina relativa alla riqualificazione di Piazza Plebiscito, pubblicata sul sito del Comune di Piacenza:

http://www.comune.piacenza.it



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